Il 22 marzo a Roma, nell’ambito dell’Assemblea si è tenuto il Convegno “Strategia Energetica Nazionale: nuovi assetti per il sistema elettrico italiano” nel corso del quale è stato illustrato l’andamento dell’import/export del carbone a livello mondiale che, nel 2017 è tornato a salire soprattutto sotto la spinta del sud-est asiatico, e continua detenere una quota del 40% nella produzione di energia elettrica. “Anche i primi mesi del 2018 mostrano un trend positivo grazie alle importazioni record di Cina, Francia, Spagna, Corea del Sud, Taiwan e Turchia”, ha dichiarato Andrea Clavarino, Presidente di Assocarboni. Nel 2017 il commercio via mare si è chiuso con un aumento del 5% (1.198 milioni di tons) con un trend di crescita che negli ultimi dieci anni ha portato ad un incremento del 50% dei volumi. Positivo l’import di carbone da vapore soprattutto dal sud-est asiatico e dall’Europa. I dati più interessanti nel Vecchio Continente arrivano dalla Francia e dalla Spagna, rispettivamente con una crescita dell’import del 22% e del 33%; per il continente asiatico, invece, l’attenzione viene posta sulla Cina, che ha accelerato sulle importazioni per soddisfare la forte domanda di elettricità e sull’India, destinata a superare la Cina nel giro di tre anni. Per quanto riguarda l’Italia, l’import è in calo sia nel carbone da vapore che nel metallurgico. “Abbiamo un mix elettrico unico al mondo e lo spegnimento entro il 2025 delle poche centrali a carbone ancora attive, come previsto dalla SEN, costerà tra gli 8 e i 10 Mld di euro—ha dichiarato Andrea Clavarino – ma avrà un impatto trascurabile dal punto di vista climatico, rappresentando, le emissioni di carbonio degli impianti italiani, soltanto
Le presentazioni discusse in occasione del Convegno sono disponibili nel sito dell’Assocarboni. Per scaricarle cliccare http://www.assocarboni.it/index.php/it/pubblicazioni
In allegato il programma dell’evento