Il 30 settembre, Mariachiara Sormani, del Servizio Risorse Umane e Relazioni Industriali, alla sessione L’USURANTE LAVORO MARITTIMO E I DIRITTI NEGATI, organizzato nell’ambito della Pot&Shipping Tech Main Conference in collaborazione con il sindacato USCLAC-UNCDIM-SMACD.

“Favorire la flessibilità in uscita dei lavoratori marittimi che hanno dato tanto nel corso della loro carriera lavorativa avrebbe, fra l’altro, il pregio di liberare posizioni per l’impiego di nuove energie.

Tuttavia, se non siamo pronti a dare nuova linfa al mercato del lavoro marittimo, rischiamo, nel giro di pochi anni, di ridurre drasticamente il numero di marittimi italiani, disperdendo un patrimonio di conoscenze e competenze che da sempre contraddistingue il nostro Paese.

Per favorire il ricambio generazionale dei lavoratori marittimi è, quindi, necessario e urgente abbattere quelle barriere di ingresso che attualmente ostacolano l’accesso dei giovani alle professioni del mare”.