Castel Volturno, 28 aprile 2023 – Si è tenuto presso IMAT (Italian Maritime Academy Technologies), ospite e main sponsor dell’evento, il workshop “La formazione marittima partendo dagli IT Nautici” organizzato dalla testata Porto&Interporto e moderato da Maurizio De Cesare, volto a creare un momento di confronto tra gli Istituti Nautici, le Istituzioni e l’armamento nazionale. All’incontro, aperto dal saluto dalla dott.ssa Erminia Della Monica Amministratore Unico IMAT, hanno preso parte, tra gli altri, la dott.ssa Rosalba Bonanni del Ministero dell’Istruzione e del merito, il Comandante Gennaro Pappacena del CGCCP, Umberto D’Amato Vicepresidente  del Gruppo Tecnico Transizione ecologica, tecnica navale, regolamentazione, ricerca e sviluppo, Marcello Pica e Tommaso Sorrentino in rappresentanza del Gruppo Grimaldi, Brigida Morsellino Dirigente dell’IISS Duca degli Abruzzi di Catania. Per Confitarma è intervenuto Leonardo Piliego Capo del Servizio Risorse umane e Relazioni industriali. Il workshop è stato l’occasione per un fattivo e vivace dibattito sulle tematiche e le criticità dell’istruzione e della formazione nautica correlate all’accesso dei ragazzi alle professioni marittime.

Leonardo Piliego, nel riaffermare la qualità dell’istruzione erogata dagli gli Istituti Nautici, ha evidenziato da un lato la necessità che gli stessi si aprano maggiormente al mondo dell’industria armatoriale dall’altro la problematica del numero troppo limitato di diplomati nautici scelgono le carriere del mare. Tale fenomeno si sta ripercuotendo sulla sempre più strutturale carenza di alcune figure professionali – in primis gli ufficiali di macchina – la cui crescente richiesta da parte delle imprese armatoriali non è soddisfatta dall’attuale offerta dal mercato del lavoro. È importante svolgere una riflessione comune sulle ragioni di tale fenomeno e ridare un senso nuovo al lavorare per mare. “Inoltre, è necessario attuare quegli interventi da tempo suggeriti dall’armamento di concerto con le OOSS per abbattere le barriere normative che ostacolano l’ingresso dei giovani nelle professioni marittime anche quelle dei sottufficiali e comuni” ha concluso Piliego.
Umberto D’Amato è intervenuto in particolare sulla urgente necessità di sburocratizzare e semplificare il settore. Marcello Pica ha sottolineato l’importanza del capitale umano per le imprese armatoriali. La qualità dell’addestramento degli allievi deve essere l’interesse primario dei centri di formazione e serve la sensibilità delle amministrazioni per agevolare il loro percorso. Infine, Brigida Morsellino ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza di creare una costante sinergia fra scuola e industria anche al fine di far incontrare i fabbisogni di competenze delle imprese armatoriali con le aspettative e le motivazioni degli studenti.
Al workshop ha fatto seguito una visita del centro di formazione nel corso della quale il Cap.no Rosario Trapanese (IMAT),  ha, fra l’altro, illustrato i futuri progetti di sviluppo del centro, tutti tesi a fornire ai marittimi una formazione sempre più d’eccellenza e al passo con le nuove tecnologie.