Il presidente di Confitarma e Federazione del Mare Mario Mattioli è intervenuto oggi a Milano, presso la sede di Assolombarda, alla VII Edizione di Shipping Forwarding & Logistics meet Industry, l’evento organizzato da Clickutility insieme a Propeller Club Port of Milan.

L’Opening Conference, dedicata al “Zeitenwende”, alla svolta epocale evocata, circa un anno fa, dal Cancelliere tedesco Scholz, in cui il conflitto russo-ucraino rappresenta il punto di non ritorno, ha visto alternarsi numerosi autorevoli interventi.

Un’occasione importante per ribadire alcune questioni centrali per l’armamento nazionale, a partire dall’esigenza di semplificazione normativa, per rendere sempre più competitivo il sistema dello shipping e della logistica italiano nei mercati internazionali.

Il Presidente Mattioli ha ricordato come il trasporto marittimo, non solo continui a rappresentare la modalità di trasporto essenziale per l’interscambio mondiale di merci, ma è certamente anche quella più eco-compatibile, sottolineando come il 90% della produzione mondiale viaggi via mare con meno del 3% delle emissioni globali e come le autostrade del mare italiane rappresentino un modello virtuoso di sostenibilità.

“Come abbiamo più volte ribadito” – ha commentato Mattioli “lo Shipping è un settore “hard to abate” e “capital intensive” e se vogliamo avere un futuro sostenibile e decarbonizzato, è molto importante che nessuno venga lasciato indietro: la transizione verso carburanti net zero per il trasporto marittimo potrà avere successo solo se implementata su base globale. Per questo, lo shipping mondiale insiste sulla necessità che i governi sostengano le iniziative dell’industria dei trasporti marittimi, creando condizioni opportune per sviluppare carburanti alternativi, sicuri e utilizzabili su larga scala, e sostenendo il processo di transizione delle navi”.

“Ricordo, a tal proposito” – ha proseguito Mattioli – “la proposta che l’ICS (l’associazione mondiale dello shipping), oggi presieduta da Emanuele Grimaldi, ha presentato all’IMO, per riaffermare proprio l’impegno del settore a rispettare l’obiettivo net zero carbon entro il 2050. In quel documento si indica contestualmente come raggiungerlo tramite un sistema di tassazione diretta del combustibile utilizzato, con conseguente creazione di un fondo specifico per il settore marittimo che provveda a incentivare la ricerca, lo sviluppo e l’utilizzo di combustibile innovativo, compensando così il maggior costo derivante dal suo utilizzo”.