“Il punto di…” di questa settimana è impreziosito da un’intervista che ci ha rilasciato il Ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci, ospite della prima puntata di Maredì in programma martedì 4 aprile alle 14.00.

L’incontro è avvenuto contestualmente all’insediamento del Comitato interministeriale per le politiche del mare, che ha dato avvio al percorso di realizzazione del primo Piano del Mare previsto per il prossimo luglio. E a pochi giorni dalla Giornata Nazionale del Mare dell’11 aprile, durante la quale sono previste numerose iniziative finalizzate a rimettere al centro il mare nel nostro Paese, obiettivo fortemente condiviso anche con Confitarma.

 

Martedì sarà ospite della prima puntata di Maredì, il nuovo programma condotto da David Parenzo e ideato da Confitarma, dedicato all’Economia del Mare. Il titolo è “il mare al centro”. Mettere il mare al centro coincide con le priorità del suo Ministero e in che modo si sta muovendo per farlo?

Mi sembra una un’ottima idea quella di reclamare la centralità del mare in un contesto assolutamente dinamico, ricco di novità e denso di potenzialità e opportunità. Il mare è al centro dell’attenzione del Governo nazionale, che non solo ha voluto istituire dopo 80 anni un apposito ministero, ma ha già dato concreti segnali affinché questa straordinaria risorsa possa consentire alla nazione in generale e alle regioni maggiormente depresse dal punto di vista socioeconomico in particolare, di poter consolidare e accrescere il proprio PIL.

Serve fare squadra, serve far dialogare le filiere che concorrono a creare il Sistema Mare, serve sfruttare tutte le opportunità che il mercato interno e internazionale offrono e credo che siamo già sulla buona strada.

Ieri abbiamo insediato il Comitato interministeriale per il piano del mare con la presenza di penne 11 e dicasteri che hanno lavorando per mettere assieme criticità e possibili soluzioni e contiamo di potere dall’undici di aprile che è la Giornata del mare all’undici di maggio quindi per un mese intero promuovere in ogni parte in Italia iniziative finalizzate alla a diffondere la cultura del mare soprattutto fra i giovani e lo facciamo perché debba esserci in tutti noi la consapevolezza che oggi il pianeta mare voglio chiamarlo così inserirlo volete e può davvero rappresentare quel valore aggiunto del quale nel passato per colpa di tutti non si è tenuto sufficientemente incontro.

L’11 aprile ci sarà la Giornata Nazionale del Mare. Può anticiparci le iniziative in programma?

Avremo un programma ricco di iniziative lungo tutto il mese in fase di definizione, ma possiamo anticiparne già due, tra le più importanti.

L’11 aprile saremo a Baia (Napoli) insieme al Ministro della Cultura Sangiuliano e il 14 aprile a Genova con il Ministro dell’Istruzione Valditara e la Capitaneria di Porto, con oltre 600 studenti di tutta Italia, di ogni ordine e grado. Poi sono in fase organizzativa altri eventi in Sicilia e in altre sedi.

Successivamente all’insediamento del comitato interministeriale, ci sono già altri passi operativi di avanzamento previsti fino a luglio quando sarà presentato il primo Piano del mare?

Dopo l’insediamento del Cimo, si dovrà lavorare per incontrare gli attori pubblici e privati che operano direttamente o indirettamente con il mare. E questo è un processo che sarà avviato già nei prossimi giorni, una sorta di cabina di ascolto per raccogliere tutte le proposte, le problematiche e possibilmente accompagnarle con la migliore soluzione possibile. Sarà poi il comitato nella sua rappresentanza istituzionale, a dovere prendere in esame proposte che saranno raccolte e valutare per ognuna, i possibili rimedi e in termini normativo e anche in termini amministrativi. Molti problemi possono essere risolti, a prescindere dalla necessità di mettere mano a nuove leggi o alla modifica di quelle esistenti e altre soluzioni probabilmente vanno cercate nella attività legislativa. Ma è importante intanto avere un quadro completo di tutto quello che si muove nel Sistema Mare, tanto in superficie quanto sulla costa quanto nel subacqueo.

Ormai gli elementi di novità e le opportunità economiche legate al mondo del mare sono sempre più numerosi, sempre più crescenti ed è necessario trovare per ognuna delle domande la risposta giusta. Noi dobbiamo essere competitivi in Europa e possiamo esserlo soltanto se abbiamo piena consapevolezza della materia.