Questa settimana nella nostra rubrica “Il punto di…” ospitiamo il Prof. Oliviero Baccelli, Direttore del Master MEMIT in Economia e Management dei Trasporti, delle Infrastrutture e della Supply Chain dell’Università Bocconi, che come Confitarma seguiamo fin dalla nascita. Un’occasione per ripercorrere gli ultimi 20 anni di sodalizio insieme, con uno sguardo sull’attuale mondo della formazione marittima

Come è nata la collaborazione in campo formativo tra l’Università Bocconi e Confitarma?

L’incontro con Confitarma non è stato causale, perché alla fine degli anni ’90 io ed altri colleghi avevamo ricevuto dal prof. Lanfranco Senn il compito di sviluppare un corso di perfezionamento post-laurea in Economia dei Trasporti ed eravamo interessati a coinvolgere sin da subito le principali associazioni di categoria per comprenderne meglio le esigenze in termini di formazione. L’occasione buona fu la presentazione del libro dell’attuale Direttore Generale di Confitarma, Luca Sisto, sulla competitività della flotta italiana che si tenne a Genova a bordo di una nuova nave del gruppo Grimaldi, nello specifico una nave ferry-cruise. I temi trattati nel libro erano di grande rilevanza e quindi decidemmo di chiedere a Luca Sisto di partecipare alle attività didattiche sin dalla prima edizione. Per noi era particolarmente importante affrontare questi temi in modo completo, con la prospettiva anche degli operatori e con un approccio sistemico, in grado di mettere in relazione la competitività della flotta con le politiche industriali più ampie, intrecciando temi di natura geopolitica e geoeconomica.

Oltre vent’anni di collaborazione fra il MEMIT e Confitarma, giusto?

Sì, il corso di perfezionamento si è poi trasformato in Master universitario e la collaborazione si è arricchita grazie anche al fatto che non solo ogni anno (ora siamo alla diciannovesima edizione) vi è stata la possibilità di coinvolgere il sempre collaborativo Luca Sisto ed ospitare testimoni importanti sia del mondo armatoriale – compresi anche rappresentanti di Confitarma giovani – sia della Marina militare, ma anche grazie alla scelta degli studenti di entrare a far parte del mondo marittimo. Questo è avvenuto grazie alle offerte di interessanti posizioni lavorative in diverse compagnie marittime, ma anche alla possibilità di crescere anche all’interno dell’associazione Confitarma. Francesco Beltrano, ad esempio, è stato un nostro studente in Bocconi.

La formazione sui temi marittimi e portuali come si è evoluta nel corso di questi vent’anni e più di esperienza del MEMIT?

Il ruolo dei temi marittimi-portuali nel corso degli ultimi anni è cresciuto all’interno del nostro Master, non solo perché tutte le principali compagnie marittime hanno visto nel nostro Master un contesto importante per il recruiting, ma anche perché la complessità dei temi è cresciuta. Il nostro master si è arricchito ad esempio di due corsi, uno in Economia dell’Energia per i trasporti e uno in Trasporti e cambiamento climatico, in cui tutti i temi relativi alla sostenibilità e al ruolo dei carburanti alternativi sono affrontati in modo approfondito. In generale, i temi della decarbonizzazione, della digitalizzazione, dell’automazione incidono molto sulle strategie delle imprese dei trasporti e, ovviamente, anche di quelle armatoriali, pertanto queste tematiche sono sempre più rilevanti anche all’interno dei percorsi di formazione più evoluti come il MEMIT.