A cura di Giulia Sarti

LIVORNO – Mariella Amoretti è presidente della società Amoretti Armatori Group e vicepresidente Confitarma.
Nominata nel 2023 Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un periodo ha ricoperto anche il ruolo di presidente pro tempore della Confederazione degli armatori in attesa che fosse scelto il nuovo presidente Mario Zanetti.
Donna di grande esperienza l’abbiamo raggiunta per conoscerla.

La sua esperienza è un esempio di leadership nel settore marittimo. Come è iniziato il suo percorso e quali sono stati i valori che hanno
guidato il suo lavoro nel tempo?

“La Amoretti Armatori Group”, che ormai ha più di 60 anni di vita, è stata fondata da mio padre Odoardo Amoretti. Mia sorella Rina ed io, fin dal termine degli studi, lo abbiamo sempre affiancato nell’attività aziendale. Odoardo, con una eccezionale visione ed intuizione si è posto come primario obiettivo la tutela dell’ambiente e già nei primi anni ’90 la nostra Compagnia è stata fra le prime a realizzare le navi a doppio scafo.
Questa caratteristica innovativa in un’epoca in cui tale requisito non era ancora norma di legge, apre le porte all’internazionalizzazione della Compagnia.
In quel periodo, grazie alla costruzione di una nuova serie di navi, altamente specializzate ed innovative, la compagnia riesce a porsi come operatore di rilievo, anche nel Mare del Nord, ove stavano entrando in vigore nuove e più stringenti normative ambientali.
Attualmente la nostra flotta è composta da 11 navi cisterna che movimentano circa 5 milioni di tonnellate ogni anno su rotte internazionali e da cui  deriva l’impiego per circa 400 dipendenti ( fra marittimi e personale di terra).
Gli obiettivi di eccellenza e correttezza hanno sempre contraddistinto il nostro modo di operare.

E il fatto di essere una donna?

Dal nostro punto di vista ed in base all’esperienza maturata nella nostra Compagnia l’appartenere al genere femminile non ha in alcun modo condizionato le nostre scelte. Abbiamo sempre avuto chiaro che rapconfitarma zanettipresentavamo la Compagnia con le sue eccellenze cosi come abbiamo sempre agito con consapevolezza e determinazione per far crescere un’impresa sana, giusta e competitiva.
Questi sono i valori che ci ha trasmesso nostro padre e che a nostra volta stiamo trasmettendo alla nuova generazione.
Essere armatori di navi cisterna richiede di mettere in campo una grande consapevolezza di tutto quello che circonda la nostra attività sia in termini di sicurezza dell’ambiente marino cosi come l’attenzione alla salvaguardia della salute dei nostri marittimi. E su questi principi stiamo trasmettendo ai nostri giovani il patrimonio della conoscenza, impareggiabile tesoro delle aziende familiari come la nostra.

Il prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro è un riconoscimento del suo impegno e dei risultati ottenuti. Cosa ha significato per lei ricevere questa onorificenza, sia a livello personale che come simbolo di eccellenza per la sua azienda?

Ricevere il titolo di Cavaliere del Lavoro è stato per me un motivo di profondo orgoglio. Questo riconoscimento non celebra soltanto il mio percorso personale, ma anche quello della famiglia intera e di tutte le persone che, lavorando nella nostra azienda, hanno condiviso e portato avanti i nostri  valori di responsabilità e senso del dovere.
Nel momento in cui ho ricevuto questa onorificenza, ho acquisito una piena consapevolezza dell’importanza del lavoro che avevo fatto e stavo facendo.
Un tributo all’impegno quotidiano e costante nel seguire l’azienda giorno per giorno, cercando sempre di indirizzarla verso nuovi giusti traguardi, con
passione e dedizione.

La presenza femminile nelle professioni marittime è ancora limitata, ma la sua azienda sembra impegnata nel cambiare questa narrativa. Quali iniziative state promuovendo per attrarre e valorizzare il talento femminile nella vostra flotta?

In azienda abbiamo deciso di dare particolare importanza alla questione di genere, specialmente a bordo delle nostre navi, dove gli equipaggi sono ancora oggi prevalentemente maschili. Siamo consapevoli delle difficoltà e degli stereotipi che possono ostacolare l’ingresso delle donne nel settore marittimo, ma crediamo fermamente che il talento non abbia genere.
Oggi, secondo i dati IMO, le donne costituiscono meno del 2% dei marittimi a livello globale. Per questo motivo stiamo lavorando per creare un  ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, capace di attrarre e valorizzare il contributo delle donne.

La vostra azienda sta vivendo un nuovo passaggio generazionale che continua a mettere le donne al centro della leadership. Quali sono le sue aspettative per il futuro di questa transizione e quali valori ritiene essenziali per mantenere l’identità e il successo aziendale?

L’entrata dei nostri giovani nella Compagnia è stata supportata con grande entusiasmo, quale nuova risorsa indispensabile per la continuazione aziendale e quale fonte di nuove e fresche risorse particolarmente necessarie in questo periodo di transizione energetica.
Con loro siamo concentrati sui temi della sostenibilità e della responsabilità sociale, su cui si giocherà il futuro dell’azienda e dell’intero settore.
Il trasporto marittimo sta vivendo una fase cruciale, ricca di importanti cambiamenti di diversa natura, pensiamo solo alla decarbonizzazione, all’intelligenza artificiale, all’innovazione tecnologica.
Queste sono le sfide che erediteranno le nuove generazioni di armatori e operatori del mondo dello shipping internazionale.
Stiamo agendo integrando tradizione ed innovazione in un’armonia di rapporti, avendo chiari e condivisi gli obiettivi da raggiungere.