Confitarma è intervenuta oggi all’Audizione delle Commissioni riunite VIII e X della Camera dei Deputati, dedicata alle osservazioni in relazione al disegno di legge (C. 1606 Governo) di conversione del decreto-legge n. 181 in materia di Sicurezza energetica e fonti rinnovabili (9 dicembre 2023).

La Presidente Mariella Amoretti, ringraziando gli onorevoli presenti per l’opportunità, si è concentrata sulle principali disposizioni di interesse armatoriale: la Cattura della CO2, le Quote ETS e il Costo del trasporto dell’energia, con particolare riferimento al cold ironing.

Cattura della CO2
L’articolo 7 del provvedimento in parola introduce delle disposizioni volte a colmare alcune lacune della disciplina in materia di Carbon Capture and Storage (CCS). Benché il provvedimento si riferisca ad impianti terrestri, si rappresenta che, in futuro, sarà possibile l’installazione a bordo delle navi di sistemi per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica risultato della combustione nei motori principali ed ausiliari. Tale anidride carbonica, inizialmente immagazzinata a bordo, dovrà successivamente essere sbarcata.
Si auspica, pertanto, la realizzazione di idonee infrastrutture portuali.

Quote ETS
Come noto, dal prossimo anno (tra pochi giorni!) il sistema ETS dell’Unione Europea includerà anche il settore del trasporto marittimo, con pesanti conseguenze di cui solo recentemente sembra vi sia maggiore consapevolezza in un ambito che non sia quello di coloro strettamente addetti ai lavori.
Uno degli aspetti su cui non c’è ancora davvero chiarezza – specie a livello nazionale – è la “ridistribuzione” degli introiti. Infatti, secondo la Direttiva (UE) 2023/959 solo una parte sarà destinata ad un Fondo per l’innovazione che finanzierà progetti innovativi.
Il timore è che non ci possa essere un ritorno che possa sostenere in modo ampio l’indispensabile sforzo economico richiesto per la transizione ecologica (a titolo di esempio finanziamenti per l’utilizzo di combustibili green il cui costo è notevolmente maggiore di quelli tradizionali).

Cold ironing (o più correttamente OPS – Onshore Power Supply)
Le navi potranno – ed in alcuni casi dovranno – collegarsi alla rete terrestre durante le soste in porto.
Le infrastrutture di cold ironing, in particolare quelle di potenze elevate (sopra i 10 MW) sono particolarmente complesse, anche con riferimento alla connessione alla rete nazionale.
È un servizio erogato alla nave il cui costo dipenderà non solo dal costo dell’energia elettrica ma anche da componenti: trasporto dell’energia, gestione, manutenzione, connessione/disconnessione.
Ciò desta preoccupazione nell’armamento associato perché non è ancora possibile prevedere a quale costo il servizio sarà erogato e da chi.
Il costo del servizio dovrà infatti essere competitivo rispetto al costo dell’energia autoprodotta dalla nave mentre l’accesso al servizio stesso dovrà avvenire a condizioni eque e non discriminatorie per gli utenti.