Roma, 29 maggio 2025 – “Il Rapporto Annuale 2024 che evidenzia il contributo della Guardia Costiera all’economia del Paese ci restituisce una fotografia chiara e puntuale del ruolo strategico che la Guardia Costiera svolge ogni giorno, silenziosamente, a sostegno del sistema produttivo nazionale” – ha sottolineato il Presidente di Confitarma Mario Zanetti a margine dell’evento tenutosi oggi a Roma.
In particolare, il settore della movimentazione di merci e passeggeri – che da solo rappresenta 12,7 miliardi di euro di valore nell’Economia del Mare – beneficia in modo diretto delle attività di monitoraggio, controllo, sicurezza e coordinamento garantite dal Corpo.
Basti pensare all’infrastruttura digitale PMIS, che nel solo 2024 ha gestito oltre 132.000 pratiche digitali relative ad arrivi e partenze navali o alla piattaforma Pelagus, grazie alla quale sono stati monitorati più di 624.000 movimenti di unità navali. Servizi ad alta tecnologia che assicurano la fluidità e la sicurezza della catena logistica marittima, vitale per un Paese come l’Italia, votato all’export e fortemente dipendente dai suoi porti.
La Guardia Costiera è quindi molto più di un presidio di legalità e salvataggio: è un vero e proprio abilitatore di valore, in grado di restituire alla collettività il 53% delle risorse a lei assegnate. Un moltiplicatore che racconta meglio di ogni parola l’impatto tangibile sull’economia del mare e sulla competitività nazionale.
“Il contributo del Comando Generale delle Capitanerie di porto” – ha evidenziato Zanetti – è fondamentale per garantire l’operatività, la sicurezza e l’efficienza dei nostri porti. Il sistema dell’armamento italiano riconosce in questa Istituzione un partner essenziale per lo sviluppo del trasporto marittimo e dell’intera Economia del Mare”.
“La collaborazione tra Confitarma, la Guardia Costiera e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” – ha aggiunto – “sta producendo risultati concreti e strategici, come dimostra la recente emanazione delle linee guida per la disciplina del bunkeraggio ship to ship di GNL e Bio-GNL nei porti italiani. Un passo avanti decisivo verso la semplificazione e una transizione energetica sicura e ordinata. Il risultato raggiunto dimostra – qualora fosse necessario – l’importanza della sinergia nel caso in cui debbano essere affrontati temi di simile rilevanza e si auspica che tale positiva esperienza possa costituire uno spunto per emanare un documento simile anche per il rifornimento “truck to ship” cui si ricorre per unità di minori dimensioni, come quelle dello Stretto di Messina”.
“Un doveroso ringraziamento a nome di tutta la Confederazione italiana armatori va al Comandante Generale Amm. Isp Capo Nicola Carlone e agli oltre 11.000 uomini e donne in divisa bianca che, con professionalità e dedizione, tengono accesa la rotta del nostro futuro marittimo” – ha concluso Zanetti.